La respirazione

Gli esercizi del Metodo Plurima non mirano a rafforzare i muscoli, ma a  distenderli: se siete giovani per mantenervi nelle corrette condizioni ed evitare di prendere posture sbagliate per il futuro; se non siete più giovani per correggere comportamenti errati e dare una sterzata alla vostra vita prima che sia troppo tardi.

In ogni caso accompagnare gli esercizi fisici con un’adeguata respirazione permette non solo di ossigenare a fondo il nostro corpo durante i movimenti, ma anche di associare le movenze alle diverse tensioni corporee legate alle fasi di inspirazione ed espirazione, creando il giusto ritmo per dei movimenti lenti, consapevoli e mirati. 

E’ risaputo che nella fase di inspirazione i polmoni, riempiendosi di aria dall’esterno, premono contro le costole della cassa toracica, creando tensione nel tronco; il ventre, per l’azione svolta dal diaframma che si abbassa per far spazio ai polmoni che si dilatano, si tende naturalmente ed esercita una pressione sugli organi interni della pancia,  creando ulteriore tensione nel bacino; questo movimento del ventre che si tende spinge le vertebre sacrali con il coccige ad abbassarsi, creando al contrario un’incurvatura delle vertebre lombo-sacrali che generano a loro volta tensione anche nel dorso del corpo; in posizione supina i piedi, le mani e la testa, sempre con l’inspirazione, tendono a premere sul pavimento, creando ulteriori tensioni negli arti, nel capo e nel collo.

Viceversa nella fase di espirazione la cassa toracica, sgonfiandosi anche per l’azione del diaframma che di ritorno sale verso l’alto e preme sui polmoni, si rilassa; la parte superiore del ventre si comprime sempre per l’azione del diaframma che sale, mentre la parte inferiore si sgonfia nonostante l’azione dei muscoli peritonei che dal basso spingono verso l’alto gli organi interni del bacino; le vertebre sacrali e il coccige si sollevano anche loro per accompagnare la spinta verso l’alto; per contrapposizione le vertebre lombari si abbassano aderendo al pavimento; in tal modo anche il dorso del corpo distendendosi tende a rilassarsi; le mani e i piedi tolgono la pressione sul pavimento; anche la testa non preme più al suolo, permettendo al collo di rilassarsi a sua volta; ecco che tutto il corpo non è più in tensione, ma in fase di rilassamento.

Combinando queste fasi di tensione e rilassamento con i diversi movimenti degli esercizi, si ottiene una maggiore partecipazione del corpo e quindi una maggiore efficacia dei movimenti sul fisico. Importante è altresì la breve sosta che occorre effettuare tra ogni fase di inspirazione e di espirazione per rendere l’esercizio più efficace.

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